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Eminescu, Mihail.

Poeta romeno. Mandato a studiare al ginnasio di Cernausi, più volte, a cominciare dal 1863, se ne allontana al seguito di compagnie teatrali. Dopo un periodo di bohème trascorso a Giurgiu e a Bucarest, il padre lo riporta a Vienna (1869). Qui egli attende a corsi di filosofia e filologia, con maestri come il Mussafia, lo Zimmermann e il Vogt. Sebbene l'attività del giovane fosse interamente assorbita dagli studi, il soggiorno di Vienna non frutta alcun diploma, anche se gli ha aperto, attraverso il Negruzzi, le porte di Junimea, cui il poeta invia le prime liriche (Epigoni, Venere di Maşona). Nel 1871 è a Iaşi, dove lo chiamava il tormentoso e ambiguo amore di Veronica Micle, ispiratrice di gran parte della lirica eminesciana. Nel 1872 è a Berlino per concludere gli studi filosofici. Ma anche qui il suo lavoro indefesso non lo condurrà alla gloria del dottorato. Rientrando nel 1874 a Iaşi, ridotto al bisogno, è costretto ad accettare una collaborazione giornalistica presso il giornale conservatore Timpul (1877). Nel 1883 la mente di E. si ottenebra: curato in un sanatorio presso Vienna, ritorna in patria dove consuma la sua tragica esperienza d'uomo, finendo vittima della follia d'un compagno di manicomio. L'opera del poeta non è stata ancora interamente pubblicata; essa abbraccia, oltre alle Poesie, favole e novelle (Il povero Dionigi, Il principe azzurro della lacrima), abbozzi di lavori teatrali, economici, politici e filosofici (Botosani 1849 circa-1889).